Laurent d'Arvieux

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Laurent, cavaliere d'Arvieux (Marsiglia, 21 giugno 1635Marsiglia, 30 ottobre 1702) è stato un viaggiatore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1653 partì al seguito di un parente nominato console a Saïda (Sidone) viaggiando poi per dodici anni in Oriente. Qui imparó l'arabo, il persiano, il turco, l'ebraico e il siriano, nonché la storia e la cultura dei diversi popoli del Levante. Inviato speciale a Costantinopoli nel 1672, prese parte alla stesura di un importante trattato diplomatico tra la Francia e Mehmed IV. Fu in seguito a Tunisi nel 1688, dove liberò 380 schiavi francesi. Al suo rientro in Francia fu nominato Cavaliere di San Lazzaro e gli fu concessa una pensione. Fu in seguito nominato console ad Algeri e quindi ad Aleppo.

Le memorie[modifica | modifica wikitesto]

Conosciamo la sua vita principalmente attraverso le Memorie che lui stesso scrisse e che furono edite e pubblicate da Jean-Baptiste Labat, reverendo padre dell'Ordine dei frati predicatori nel 1735.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Memorie del cavaliere d'Arvieux (Mémoires du chevalier d'Arvieux), 1735
  • Relazione di un viaggio verso il Grande Emiro, sovrano degli Arabi del deserto (Relation d'un voyage vers le grand émyr, chef des Arabes du désert), 1717
  • Trattato delle usanze e costumi degli Arabi (Traité des mœurs et coutumes des Arabes), 1717

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marie-Nicolas Bouillet et Alexis Chassang, «Laurent d'Arvieux » in Dictionnaire universel d'histoire et de géographie,1878
  • Mémoires du Chevalier d'Arvieux, envoyé extraordinaire à la Porte, Consul d'Alep, d'Alger, de Tripoli & autres Echelles du Levant, stampato a Parigi da André CAILLEAU dal R.P. Jean-Baptiste Labat, 1735 (7 volumi)
  • André Bouyala d'Arnaud, Évocation du vieux Marseille, les éditions de minuit, Paris, 1961, pp. 383-384.
  • Dezobry et Bachelet, Dictionnaire de biographie, t.1, Ch.Delagrave, 1876, p. 152

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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